Modica, 24 Marzo 2018
Recensione dell'illustre Professore Domenico Pisana, Dottore in Teologia Morale, come analisi profonda sul nostro dialogo durante la presentazione dei miei libri al Caffe' Letterario Quasimodo, Palazzo della Cultura, Modica.
Una storia positiva, vera, a tratti onirica, che scorre fluida nel profondo dell'anima, quella che questo pomeriggio abbiamo ascoltato al Caffè Quasimodo attraverso la presentazione delle opere narrative autobiografiche di Massimo Boscarino, dal titolo "La mia e la tua guarigione" e "La fine o l'inizio Esseno", tradotti anche in inglese.
La serata, coordinata da Antonella Monaca, si è snodata in una mia conversazione con l'autore sul rapporto tra malattia e letteratura, rapporto che è esistito da sempre, se pensiamo che fin dall'antichità Apollo era insieme dio della medicina e delle arti, e che inoltre la letteratura è piena di personaggi che sono medici o celebri pazienti. Dalla peste dei secoli scorsi alla tisi dell' '800 e inizio '900, non meno che nell'antichità la malattia ha sempre costituito un tema letterario per eccellenza. Anche per le credenze popolari (e i pregiudizi) ad essa collegati.
L’impatto che si ha con i libri di Boscarino è emotivamente condizionante, nel senso che non lasciano indifferenti, perché hanno un taglio umano, esistenziale più che particolari pregi letterari; ci troviamo di fronte a libri documento che si fanno “lezione etica”, umana e di apertura alla ricerca della spiritualità. Ho discusso con l'autore sui temi presenti nei suoi libri, come il viaggio, la comprensione del senso della malattia, il recupero del rapporto con la natura e il cosmo, il percorso spirituale che ha accompagnato la sua guarigione fisica, il declino morale e sociale che sta attraversando la nostra società, l'anelito verso un nuovo umanesimo in cui il cambiamento possa avvenire attraverso la riscoperta del valore della spiritualità, sia essa religiosa che laica.
La serata è stata arricchita dalle letture dei poeti Silvana Blandino e Gianni Di Giorgio, dallo speaker di Radio Mediterraneo, Daniele Voi, e dai piacevoli e melodici intermezzi musicali del Trio da camera composto dal M° Lino Gatto, alla chitarra, del M° Paolo Bernò al clarinetto, e del M° Leonardo Martignano alle percussioni.
La storia di malattia e di guarigione di Boscarino mi ha indotto a pensare quanto scrive Franz Kafka nella sua opera "Confessioni e diari": “Non riesco mai a capire come, a quasi tutti coloro che sanno scrivere, sia possibile, nel loro dolore, oggettivare il dolore, di modo che io, per esempio, nella sventura e forse anche con la testa che mi brucia, posso sedermi e per iscritto comunicare ad altri che sono infelice.”
Massimo Boscarino ha oggettivato la sua malattia e la sua guarigione e, al di là di dubbi, perplessità e convinzioni che in lui si sono sviluppati, e che i suoi libri possono suscitare, egli è riuscito a farli divenire scrittura e comunicazione di vita.